Inaugurata allo Scholl Village una mostra che ripercorre la tragedia dei nomadi nei campi di sterminio.
E' stata ospitata nell'atrio di accesso all'auditorium dello school village la mostra intitolata "Porrajmos, altre tracce sul sentiero per Auschwitz" proposta dalla comunità Sinti del nostro territorio.
A presenziare all'evento l'assessore Daniela Rossi e il dirigente scolastico Riccardo Aliprandini, che hanno sorretto l'iniziativa e i rappresentanti della comunità Sinti, Radames Gabrielli, presidente dell'associazione Nevo Drom e della federazione Nazionale Rom e Sinti insieme e Robert Gabrielli dell'associazione Sinti del Mondo di Merano.
La mostra si presenta con una serie di pannelli illustrativi da foto d'epoca, accompagnate da testi illustrativi. Testi che riproducono testimonianze dirette e la storia del Porrajmos, ovvero il "Divoramento" subito dai Sinti e dai Rom, a partire dai primi rastrellamenti nazisti e proseguendo con le deportazioni nei campi, sino allo sterminio tramite esecuzioni sommarie, le camere a gas e nei forni crematori. Atrocità che la storia ufficiale ha spesso taciuto e che spesso sfuggono anche alle celebrazioni della Giornata della Memoria in cui magari l'ufficialità si dimentica d'invitare ufficialmente gli eredi dei protagonisti di queste tragiche vicende umane.
Ma nei loro interventi Robert e Radames Gabrielli hanno anche voluto puntare sull'attualità, sottolineando l'importanza che ha la conoscenza di realtà come quella dei Sinti e di qualunque altra comunità. Solo conoscendosi si superano i pregiudizi e il razzismo, e stato detto. L'incontro si è quindi concluso con un breve concerto per gli studenti. e anche questo è stato un modo per evidenziare uno degli elementi che caratterizzano il popolo dei Sinti: la musica. Un linguaggio attraverso il quale meglio sanno raccontare il loro mondo, i loro sentimenti, le loro gioie, e il loro dolore. da Alto Adige
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